La Gnosi e la minaccia per l’Adam

Lectio di Frater SRH per la prima Luna Nera post Solstizio d'Estate 2022

Vi sono due storie: la storia ufficiale, menzognera, che ci viene insegnata – la storia ad usum delphini – e la storia segreta, dove si trovano le vere cause degli avvenimenti, una storia vergognosa”.

Honoré de Balzac – martinista (Le illusioni perdute, Milano, 1981, Club, p. 711)

Bene, ci si potrebbe domandare cosa c’entra la storia con la Gnosi. Domanda lecita, a cui facciamo rispondere al 33° grado, Gran Commendatore del Rito Scozzese Antico ed Accettato della massoneria Albert Pike: “La Gnosi è l’essenza e il midollo della Massoneria”. A questo punto è da capire perché la Massoneria è così importante per la storia. Pure in questo caso ci facciamo aiutare da un altro autorevole personaggio, un certo Winston Churchill che in un articolo intitolato “Zionism versus Bolshevism. A Struggle for the Soul of the Jewish People”, apparso a pagina 5 dell’Illustrated Sunday Herald in data 08.02.1920, scriveva ad un certo punto:

Dai giorni di Spartacus-Weisshaupt (https://it.wikipedia.org/wiki/Johann_Adam_Weishaupt) fino a Karl Marx, Trotzki (Russia), Bela Kuhn (Ungheria), Rosa Luxemburg (Germania) ed Emma Goldmann (Stati Uniti), questo complotto mondiale per la distruzione della civiltà e per la ricostruzione della società sulla base dell’arresto del progresso, del malanimo invidioso e dell’impossibile uguaglianza, si è potentemente sviluppato. Esso ha giocato – come ha mostrato così efficacemente una scrittrice moderna, Mrs. Webster – un ruolo chiaramente riconoscibile nella tragedia della Rivoluzione Francese. Esso è stato la causa prima di tutti i movimenti sovversivi del Secolo XIX; e ora, infine, questo gruppo di straordinarie personalità del mondo sotterraneo delle grandi città d’Europa e d’America ha afferrato per i capelli il popolo Russo ed è divenuto praticamente dominatore incontrastato di questo enorme impero”.

A prescindere dall’attualità che, dopo oltre 100 anni, vede ancora la Russia protagonista della geopolitica europea, il punto è che è lo stesso Churchill ad usare come punto di partenza un massone fondatore della, così detta, setta degli Illuminati, e sappiamo tutti chi sono. Abbiamo così visto come la storia sia gestita dalla Massoneria e come questa sia basata sulla Gnosi. In questo modo abbiamo la connessione tra Storia e Gnosi, giustificando l’uso dell’aforisma inziale di questa lectio. Viene spontaneo chiedersi che cosa sia la Gnosi. Aiutiamoci, nuovamente, con un autorevole voce in campo massonico, Henri-Charles Puech, che scrive a tal proposito:

Avere la Gnosi (Conoscenza) significa sapere che cosa siamo, da dove veniamo e dove andiamo, che cosa ci può salvare, qual è la nostra nascita e qual è la nostra rinascita. […] […] Perché sulla terra esistono tante religioni, invece di un’unica fede? Quale scegliere e secondo quale criterio preferirla alle altre? Come stabilire chi ha torto o ragione, fra il pagano, l’ebreo o il cristiano, fra chi è sicuro della metempsicosi e chi attende il Giudizio Universale? […] […] Una risposta troppo immediata a queste domande drammatiche e problematiche trasforma l’individuo in un ateo, che rifiuta globalmente tutte le religioni proprio per le loro divergenze, o in un fanatico che si chiude rigidamente nella propria fede evitando di analizzare le altre, per timore che questa venga intaccata. Lo gnostico, invece, usa la Gnosi come un filtro attraverso il quale setaccia e analizza le religioni e le filosofie, per trattenere il meglio di ognuna. Elabora così una religione intellettuale, basata su una rigorosa cultura invece di una religione rivelata che giustifica i propri postulati inverosimili e assurdi facendo ricorso a visioni, estasi, allucinazioni auditive”.

In questo piccolo passo tratto dalla Storia della filosofia occulta di Alexandrian, è comprensibile cosa sia la Gnosi nel senso più profondo: la Da’at della Cabala. Potrebbe ora sembrare che il titolo di questa lectio, unito a quanto detto fino a questa riga, voglia indirizzare l’ascoltatore/lettore a voler rifiutare la Da’at perché origine dei problemi della storia che non ci dicono. In parte è proprio così, perché come ci insegna Abraham ben Samuel Abulafia, uno dei maggiori studiosi di Cabala del medioevo, ogni Sefirah ha in sé due polarità che possono portare a sperimentare il polo positivo e quello negativo. La sperimentazione del lato negativo mette in evidenza il carattere Qlifotico della Sefirah, portando il soggetto a spingersi in contesti complessi e senza un limite, esattamente come descritto nelle parole riportate di Henri-Charles Puech. Se le si legge in modo attento, viene chiaramente esposto un principio dello gnosticismo molto preoccupante, l’assenza del limite nella ricerca: in nome della conoscenza, lo gnostico può spingersi ovunque essa debba essere portata per “trattenere il meglio”. In linea di principio, questo spingersi oltre, è il modo migliore per accedere alla conoscenza del tutto. È il classico punto di vista dell’acquisizione di informazioni per mezzo della sperimentazione: pongo in essere un’azione e ne osservo gli effetti. Esattamente come succede con i topi di laboratorio. Ma quando i topi diventano l’Umanità? Quando i topi diventano Malkuth stesso? Prendiamo Franz Hartamann, teosofo, astrologo, occultista, geomante e medico tedesco, nel suo trattato “I Simboli segreti dei Rosa Croce”, parlando del problema delle religioni classiche e delle loro menzioni, sottolinea:

D’altra parte, se si dimostra l’idolatria e le superstizioni dei moderni preti, coloro che non sanno pensare profondamente rigettano ogni religione e, anziché vedere la verità, sprofondano ognor più nel fango del materialismo. Cogli animali non si può ragionare; non si può guidarli che per mezzo dell’amore e della paura; allo stesso modo, la maggior parte degli uomini sono tuttora troppo deviati dalla propria mentalità animalesca per essere capaci di penetrare le verità che loro si insegnano; fino a che l’Umanità non sarà capace di ragionare, l’esistenza del sacerdozio sarà per essa una male necessario.

Si riesce a cogliere, nelle frasi messe in grassetto dal sottoscritto, il disprezzo gnostico verso l’Umanità, non ritenuta degna di vivere? Il punto della Da’at è proprio questo, genera in chi l’acquisisce un senso di superiorità che lo porta a sentirsi più degno rispetto a chi quel tipo di accesso non riesce ad averla o, per questioni di consapevolezza personale, non ne conosce manco l’esistenza. Questo aspetto è ciò che porta noi a discutere della Gnosi in questa Lectio. L’aspetto per cui chi ha accesso alla conoscenza può deliberatamente e unilateralmente decidere per tutti. Tale deriva, tipicamente da laboratorio di scienziati con i topi nelle gabbie da test, è il lato più qlifotico della Sefirah nascosta. È mia consapevolezza che noi, come Ordine Ermetico, facciamo parte di quella scuola iniziatica che ha nella Teosofica, nella Teurgia e nella Gnosi le sue radici, ma un conto è riconoscere da dove traiamo il nostro lignaggio, un altro è abbracciarlo acriticamente, senza porsi la domanda cosa sia etico. Questa presa di coscienza etica deve riguardaci da vicino, perché se noi analizziamo le idee contenute nel Didactica magna (1633-1638) di Comenius (Giovanni Amos Comenio 28 marzo 1592 – Amsterdam, 15 novembre 1670 è stato un teologo, pedagogista, filosofo, drammaturgo, scrittore, educatore, insegnante, linguista e pacifista ceco), troviamo immediatamente l’insegnamento, da parte del Fratello, dell’importanza dell’indottrinamento controllato di tutti i cittadini fin dall’infanzia. Insegnamento che viene colto dall’Europa attraverso importanti pedagoghi quali Johann Heinirich Pestalozzi (1746-1827) e Maria Montessori (1870-1972). Insegnamento che è diventato il progetto Comenius (maggiori info.: https://it.wikipedia.org/wiki/Progetto_Comenius).

Lo storico e scrittore martinista Pierre Mariel (1900-1980), maestro venerabile della Loggia Villard de Honnecourt, a riprova di aver ben compreso l’insegnamento del Comenius, descrive nelle sue opere la sintesi pedagogica da adottare nelle scuole:

  1. Manda i bambini alle lezioni pubbliche il minor numero di ore possibile, per lasciar loro il tempo di compiere studi personali.
  2. Sovraccarica la memoria il meno possibile. Fai imparare a memoria solo ciò che è ben capito.
  3. Regola la progressione dell’insegnamento secondo l’età e i progressi scolastici. Individualizza le tue lezioni.
  4. Insegna a scrivere scrivendo, a parlare parlando, a ragionare ragionando.
  5. E la regola d’oro: tutto quanto sarà offerto all’intelligenza, alla memoria, alla mano, gli allievi dovranno cercarlo da soli, e scoprirlo, discuterlo, farlo, ripeterlo; il maestro si limiterà a guidare.

In questo progetto l’illustre assente è la memoria! La mancata fissazione dei concetti, del loro collegamento in ordine progressivo, salvo quelli acquisiti per diretta esperienza, è gravemente limitativo per l’intelligenza e dispersivo delle sue potenzialità.

Infatti, nei nostri studi iniziatici è fondamentale sapere a memoria ogni relazione delle Sefirah con le rispettive entità spirituali, con le forze della natura e con i pianeti. Questo perché solo fissandoli nella memoria è possibile ottenere l’effetto del seme, che inserito nel terreno della memoria, può germogliare dando i propri frutti.

Ovviamente evitando di stimolare la memoria dello studente in modo sistematico e continuativo, come avviene nei percorsi iniziatici, esso accumula lacune, matura una preparazione frammentaria che lo conduce a privarsi delle capacità di scrivere correttamente nella propria lingua, di astrarre o di ragionare; in altri termini sviluppa quello che oggi viene chiamato analfabetismo funzionale.

Per avere un controprova pratica, per chi di vuoi ha figli alle scuole primaria e secondaria, si pensi alle “ricerche”, che in nome dello studio personale impegnano gli allievi in mere scopiazzature (più o meno accentuate – dipende dai genitori), ponendo invece nel dimenticatoio gli esercizi di calligrafia, lo studio serio della grammatica e dell’analisi logica e in genere delle discipline che implicano procedimenti rigorosi e serrati, tali da costringere la mente entro retti schemi di ordine e sistematicità. Queste ultime sono sostituite, nell’ambito di simili dottrine peregrine, da strutture di “crescita democratica” come i consigli di classe voluti come modelli di discussione, scoperta, ricerca; e da forme come la scuola a tempo pieno, vera e propria alienazione dei figli dalle famiglie, dall’educazione sessuale, strumento istituzionale di disgregazione morale della gioventù.

Ovvio, non si tratta di ripudiare né la libertà di espressione, né tantomeno la libertà sessuale, ma si tratta di condannarne l’utilizzo che ne viene fatto nelle scuole al fine di manipolare la mente del piccolo con il preciso scopo di non costruire le fondamenta della casa che si sta edificando in essa, arrivando così -nel corso della vita dello studente - a destrutture la stessa costruzione, rendendola senza solidità e quindi in balia di qualsiasi ristrutturazione derivate delle varie idee che le verranno in futuro sottoposte, perché in assenza del fondamento critico.

A questo punto è più facile rispondere alla domanda cui prodest (a chi giova)? Ovviamente alla Gnosi, di cui abbiamo parlato sopra, e ai suoi “servi” più convinti.
Richiamiamo alla memoria le parole di Hartmann sentite poc’anzi: “fino a che l’Umanità non sarà capace di ragionare, l’esistenza del sacerdozio sarà per essa una male necessario”; se all’Umanità fosse reso difficile, o peggio impedito, di ragionare - come abbiamo visto dal progetto Comenius - perché educato a non farlo, cosa ne sarebbe dei sacerdoti che Hartmann dice essere un male necessario? La risposa è molto probabilmente già presente nelle vostre menti, ma rendiamola esplicita: si potranno sostituire con altri tipi di sacerdoti, che possono essere con il camice bianco al posto della tonaca nera, ma rimarrebbero necessari per guidare il gregge analfabetizzato. Ecco il dramma della Gnosi. Ecco il suo lato oscuro. In nome della conoscenza si diventa disposti a limitare le facoltà celebrali dell’intera Umanità (ad eccezione di alcune persone prescelte), al fine di poter avere a disposizione un laboratorio globale di analisi degli effetti derivanti dalle cause che pochi vogliono introdurre nella storia come esperimento.

Un gioco dove da una parte si dice che l’Uomo deve evolvere e dall’altra lo si limita, perché solo pochi si sentono insigniti del legittimo diritto all’evoluzione. Ora, in questa prima Luna Nera d’Este, nell’anno del numero 6 (=2022), l’anno dell’Esagono, siamo disposti ad abbracciare un discorso di questo tipo? Riteniamo che la Nostra Regina, ribelle per eccellenza alla sua condanna di sottomessa, voglia che la nostra confraternita segua questa Via Teosofica Rosa Crociana?

Personalmente dubito!

A prescindere da questa indagine in merito al desiderio della Nostra Regina, rimane comunque il punto etico di un sistema così architettato: da una parte l’insegnamento dell’evoluzione cognitiva e di consapevolezza dell’Umanità e, dall’altra, la sua distruzione per mezzo delle istituzioni a cui accede. In termini psicologici l’uso del bastone e della carota, dove il bastone è l’istituzione preposta a formare le abilità cognitive all’Umanità. Una sorta di eutanasia assistita di gran parte della popolazione, il tutto in nome della conoscenza. In nome di quella Da’at che deve permettere di trarre il meglio.

In tutto questo, noi Adam ci dimentichiamo sempre la Giustizia! La Nostra Regina ce ne ha parlato bene di questa qualità divina che ristabilisce l’Etica! Ecco perché mi sento di dire che Lei, tale percorso, non lo vuole che lo si intraprenda.

La Gnosi è qualcosa che deve servire l’Uomo, non comandarlo. Ora lo sta comandando e portando alla distruzione della sua stessa specie. Se vogliamo è lo stesso discorso delle tentazioni che Yeshua subì nel deserto. Facciamone una veloce analisi per comprendere meglio:

Matteo 4:2-11 tratto da Nuova Riveduta

E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. E il tentatore, avvicinatosi, gli disse:
«Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani».
Ma egli rispose:
«Sta scritto: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio”».
Allora il diavolo lo portò con sé nella città santa, lo pose sul pinnacolo del tempio, e gli disse:
«Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto: “Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo” e “Essi ti porteranno sulle loro mani, perché tu non urti col piede contro una pietra”».
Gesù gli rispose: «È altresì scritto: “Non tentare il Signore Dio tuo”».
Di nuovo il diavolo lo portò con sé sopra un monte altissimo, gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: 9
«Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori».
Allora Gesù gli disse:
«Vattene, Satana, poiché sta scritto: “Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto”».
Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco degli angeli si avvicinarono a lui e lo servivano.

Lasciamo perdere il classico discorso se Yeshua è o no figlio di dio, a noi interessa un altro aspetto qui. Interessa il significato delle parole del tentatore. La prima tentazione è quella Gnostica: trasformare qualcosa in qualcosa altro. L’alchimia, la pietra filosofale che trasforma la vita mortale in immortale. Riuscite a vedere la similitudine? Il problema della Gnosi nella accezione più subdola? Quella di bastare a sé stessi! Esattamente quello che abbiamo descritto sopra: la Conoscenza porta a voler bastare a sé stessi, eliminando chi è di troppo, anche chi ha dato corso alla Vita stessa.

Ovviamente ci fermiamo qui nell’analisi del testo sopra, un po’ perché altrimenti diventerebbe troppo lunga questa lectio, un po’ perché questa è pagina 6 del mio manoscritto e, dato le coincidenze, è bene fermarsi qui.

Fraternità e LVX cari Fratelli e Sorelle. Adeptus Exemptus Frater SRH.